giovedì 13 marzo 2014

-2 spring break

5/03/2014
Tra due giorni  e' spring break.
Questa settimana e' pesante: sto dando gli esami taks per vedere se alla fine riesco a graduarmi e inoltre tra precalculus e il research paper i problemi non mancano.
Sabato sera dovevo uscire ma alla fine e' saltato tutto come sempre.
Jan ha fatto un bonfire at the house ma e' venuta solo Pele. Io sono stata in veranda, sulla sedia a dondolo a bere the caldo e mangiare cornflakes (jan mi sta influenzando)..era davvero rilassante.
Quando Pele se ne e' andata Jan mi ha chiamato e cosi' sono andata vicino al bonfire con lui per chiaccherare un po'....be' alla fine siamo stati li dalle 11 alle 2. E' stato bellissimo, abbiamo scherzato, giocato e parlato; ci siamo quasi messi a piangere entrambi all'idea di toranre a casa e a un certo punto mi ha detto: you are really a good sister, Sara. Aww *-*

Domenica non ricordo minimamente cosa ho fatto

Lunedi' era il compleanno di mia sorela e cosi' come regalo siamo andate a farci le unghie...perfetta giornata tra sorelle!

Martedi' ci sono state le elezioni per la contea di Maverick coutry (di cui fa parte EP) ed essendo una delle sorelle di mom una dei candidati siamo andati a sentire i risultati. Niente di emozionante, siamo stati al freddo e al gelo per due ore e mezza solo per sentire tre minuti alla fine un signore che ha letto i risultati. La sorella si mom e' passata alla 'seconda fase'.

Concluso il resoconto ecco qualche breve riflessione.
Questi giorni sono stati kind of sad. La verita' e' che farsi VERI amici qui non e' cosi' facile. C'e' sempre qualcuno che mi saluta nei corridoi, persone che si fermano a scambiare due parole, Monica ed Edgar a francese, i ragazzi al mio tavolo al lunch ecc...ma mi manca avere qualcuno che chiami e ti dice 'ok, in due minuti sono li' oppure 'ok troviamoci in piazza e andiamo a prendere un gelato'.Questi americani sono strani, a volte ci passi magari un intero period a parlare e il giorno dopo li incontri e a malapena ti salutano e poi la settimana successiva tornano a parlare con te come foste grandi amici.
L'altro problema e' non sapere mai di chi fidarsi. E'cosi' difficile qui, quando nessuno parla davvero la tua lingua e quando non conosci queste persone. A questo ho iniziato a pensare dopo che Jan mi ha detto che Dario e' un player. Lui era/e' una delle persone con cui passo piu' tempo qui e che considero 'amici' ma come faccio a sapere se davvero posso fidarmi?!
In ogni caso sono sempre felice di essere qui e non voglio tornare a casa. Ogni difficolta' che si presenta, ogni ostacolo che affronto, mi aiuta a crescere e a capire quanto sono forte , aumentando la fiducia in me stessa.

-Sara

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