martedì 26 novembre 2013

What will be 5months in the usa?

stavo scrivendo 'cosa sono 5mesi negli stati uniti' ma è meglio scrivere 'cosa saranno' visto che in realtà sono ancora in Italia nella fantastica city di Vittuone (t.t); a dirla tutta io mi sento già in viaggio e a quanto pare la cosa è evidente considerando che martedì scorso la prof di educazione fisica mi ha detto: Sara è come se fossi già partita, sei distaccata, con la testa da un'altra parte. Bè è così, io sono già 'nella mia America, sono già su quell'aereo, sono già in fase 'oddio incontrerò la mia nuova famiglia', mi addormento ogni sera immaginando la mia avventura, sogno le mie esperienze e mi risveglio guardando il countdown sul telefono e pensando 'uff ancora un lungo mese e mezzo di attesa'.
E allora ecco che inizio a chiedermi: cosa saranno questi cinque mesi per me?
5 mesi saranno il tempo senza la mia famiglia, cane e amici,
5 mesi saranno la lontananza dalla mia vicina di banco che ormai dai tempi delle medie mi sopporta,
5 mesi saranno non poter festeggiare con i miei amici il mio e loro diciottesimo,
5 mesi saranno il papà che non ti prepara la spremuta, il pullman che rischi di perdere, il calorifero a scuola                          che non funziona,
5 mesi saranno la mia vita in pausa,
5 mesi saranno la realizzazione di un sogno,
5 mesi saranno una nuova famiglia, casa, lingua, cultura e abitudini, 
5 mesi saranno gli armadietti, il football, le cheerleaders,
5 mesi saranno cibi grassi a colazione-pranzo-merenda-cena,
5 mesi saranno la mia vita che si intreccia con altre,
5 mesi saranno le mie paure e le mie capacità,
5 mesi saranno la mia prova,
5 mesi saranno la mia esperienza, la mia crescita, il mio cambiamento.

Questo è quello che questi cinque mesi rappresentano per me oggi; quando sarò in America a distanza di 5 mesi dal mio arrivo la mia avventura sarà ormai prossima alla conclusione e allora potrò scrivere un altro post, magari simile a questo, con scritto cosa sono stati effettivamente per me questi cinque mesi. 
Per ora sono ancora un grande sogno.

-Sara

lunedì 18 novembre 2013

Delusioni

Si, bisogna ammettere che i titoli dei post sono sempre davvero molto lunghi ahahaha.
Oggi è stata una giornata pesante a causa della quantità infinita di materie da studiare, non ce la faccio davvero più e, pur non avendo terminato la giornata di studio intensivo, ho deciso di mettermi a scrivere (giusto perchè non ho già perso abbastanza tempo oggi, nono).
Venerdì sono andata a fare le foto per il visto e ora dovrei inviare tutta la documentazione a interstudio ma ancora mi manca a lettera della banca, spero vivamente che arrivi in fretta; lettera a parte, tornando alle foto..sono orribili! Davvero, tra quelle del passaporto e quelle del visto non so quali siano peggiori ma d'altra parte già non sono fotogenica di mio, se a questo si aggiunge il fatto che le foto devono essere fatte serie, frontali e con i capelli dietro le orecchie (dettaglio fondamentale, dalle orecchie potresti davvero riconoscere una persona -.-) non so quanti verrebbero bene. In ogni caso pace, mostrerò il passaporto solo in caso di estrema necessità ahhaha.
Passando al titolo..dopo la miriade di blog che ho letto e che continuo a leggere continuo a notare la frase o comunque il concetto 'l'anno all'estero ti permetterà di conoscere i veri amici'. Bè suppongo sia vero. Personalmente non sono ancora partita ma ho già avuto modo di vedere quali sono le persone che mi stanno sostenendo in questa decisione, quelle che per motivi a me estranei cercano di farmi vedere solo le difficoltà e i lati negativi di quest'esperienza (come se io da sola non li conoscessi) o quelle che semplicemente si disinteressano della cosa. In particolare in questo periodo sono rimasta delusa da una persona che consideravo abbastanza importante, con la quale sono amica da tempo ma che evidentemente ultimamente non ha mai tempo per me o non le interessa trovarlo. E' un dato di fatto e non posso che accettare la cosa ma sono situazioni che ti fanno riflettere; ogni volta che succede qualcosa non riesco a non pensare al fatto che a Gennaio non ci sono più..ok, non è la fine del mondo, sono solo 5 mesi e a Giugno sarò di nuovo qui, ma è comunque del tempo e sarebbe bello che le persone per te importanti decidessero di passare questo periodo pre-partenza con te.

-Sara

lunedì 11 novembre 2013

Impossible

ok, questo sarà un post totalmente inutile ma sono in profonda crisi (scolastica) e questo blog l'ho aperto anche per 'sfogarmi' (benché io non sia la scrittrice del secolo, come scritto nel primo post d presentazione, ultimamente ho scoperto 'il fascino della scrittura'...la trovo un'attività estremamente rilassante e che ti permette di esprimerti oltre che di non dimenticare nulla di quello che ti capita).

1) sono stra in ansia per il delf, domani ho la produzione orale, salvatemi
2) sono entrata nella fase 'controlliamo costantemente la mail di mia madre per vedere se ci sono mail da interstudio riguardanti la famiglia' attività molto utile e produttiva, davvero ahaha.
3) infine passiamo al titolo del post 'impossible'. cosa è impossibile? ve lo spiego subito. è impossibile riuscire a mantenere la concentrazione sapendo che tra due mesi partirò per l'America. è impossibile che la scuola continui a riempirmi di verifiche/interrogazioni, è impossibile trovare quella forza che ti permette di studiare e sperare di ottenere un buon voto. è impossibile non pensare all'America, alla famiglia che ancora non ho..è impossibile non iniziare a fantasticare su quello che succederà. Sono sempre stata brava a scuola, mi sono sempre impegnata e ho sempre cercato di ottenere il massimo, mi accontento raramente. Con questo post non sto dicendo che all'improvviso ho deciso di non studiare più tutt'altro, apparentemente sono sempre la solita ma in realtà da quando ho realizzando che partirò è come se tutto mi pesasse, è come se non trovassi più quella determinazione che mi spingeva a pretendere il massimo.  diciamocelo, è impossibile, davanti a un brutto voto, qualcosa che ci è andato male o qualsiasi altra cosa non dire 'cosa mi importa tanto parto'. Voglio dire..io sto per PARTIRE PER L'AMERICA, cosa vuoi che mi importi della scuola italiana ora..me ne preoccuperò a Settembre!
ok, detto questo, poichè la mia coscienza di 'buona studentessa' non mi ha ancora abbandonata completamente, vado a studiare letteratura tedesca.

Byee
-Sara

sabato 9 novembre 2013

Determinate

Finalmente mi sono decisa a scrivere un altro post...è da un pò che volevo faro ma poi ho sempre rimandato. Io mi chiedo: se non aggiorno ora che sono ancora in Italia bella tranquilla, come aggiornerò dall'America?! Ma prometto di impegnarmi!
Con il mese di Novembre è ufficialmente iniziata l'assegnazione delle famiglie ma io ovviamente ancora non ne so nulla (sono davverodavvero curiosa e non vedo l'ara che arrivi il mio placement); in compenso qualche giorno fa è arrivato un mega pacco da interstudio ma era solo la richiesta per il visto.
Inoltre mercoledi scorso ho fatto gli scritti dell'esame di francese B2..spero siano andati bene, in teoria nella ma scuola l'esame lo facciamo a Maggio ma dato che io a Maggio sarò 'a un oceano di distanza' ho deciso di farlo prima.

Informazioni sul luogo o famiglia ancora non ce ne sono ma passiamo alle 'emozioni', d'altra parte ho aperto questo blog anche per questo, per ricordare TUTTO, il pre-partenza, l'America, e il ritorno.
Parlando qualche giorno fa con una mia amica ecco che arriva la domanda 'Perchè parti? é davvero quello che vuoi? è la scelta giusta?. La domanda PERCHè ESSERE UN EXCHANGE STUDENT?
Mi sono fermata un attimo e ci ho riflettuto. Bè è relativamente semplice, tutto parte dalla 'noia' e dalla 'voglia di scoprire'. Quando ho deciso di fare quest'esperienza ciò che mi ha dato la spinta è stata la mia sensazione di 'stanchezza' che ormai da molto mi accompagna; cosa intendo con stanchezza? semplice, quella sensazione che ormai nulla della mia routine mi piaccia o meglio, la certezza che i giorni passano e tu sei sempre qui, la scuola, i soliti amici, la casa, il tuo paesino..mai nulla di nuovo e allora ecco che subentra il secondo fattore, la 'voglia di scoprire' che all'improvviso ti fa provare il desiderio di conoscere gente nuova, nuovi posti, nuovi paesi, nuove famiglie. Ho deciso che volevo CAMBIARE, che volevo mettermi alla prova, che volevo abbandonare tutte le mie certezze per vedere come me la sarei cavata da sola.
E allora ecco la risposta, ecco cosa voglio:
Voglio decisamente partire,
Voglio conoscere una nuova culture, lingua e paese,
Voglio lasciare tutto, staccare per un pò prendendo una 'pausa' dalla mia vita, per andare incontro a qualcosa di incerto, sconosciuto e che un pò spaventa,
Voglio superare le mie paure,
Voglio cadere, farmi male, piangere ma alla fine alzarmi e poter affermare di avercela fatta,
Voglio crescere,
Voglio conoscere persone nuove, non importa se migliori o peggiori, solo..diverse,
Voglio, tra 10anni, ricordarmi di questa esperienza, girarmi indietro e poter dire 'io ce l'ho fatta, da sola.'

Ecco quello che voglio, ecco perchè il titolo 'determinate' oggi mi sento cos', determinata; tra qualche giorno, settimana o forse il mese prossimo magari sarò in fase ' chi me l'ha fatto fare?' soprattutto quando si avvicinerà la partenza.. ma rileggendo questo post potroò ricordare tutti i motivi per i quali parto, i motivi per i quali non rinuncerò, per i quali nei momenti di crisi io continuerò a trovare la forza di portare avanti questo sogno.

-Sara